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7 ragioni per visitare Kyoto

Alice Andrenucci

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Kyoto è considerata la capitale culturale del Giappone, nonché una delle maggiori destinazioni turistiche dell’Estremo Oriente. Ben 17 monumenti sono stati classificati come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, tra cui giardini e templi buddhisti e shintoisti.

La città è stata la capitale del Giappone quasi continuativamente per più di un millennio, dal 794 al 1868. Venne eccezionalmente risparmiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, in virtù del suo valore storico e culturale; Kyoto è infatti la culla di molte tradizioni uniche nel loro genere, come l’arte della calligrafia e la tecnica yuzen, un tipo di pittura giapponese. Tra i suoi monumenti principali ricordiamo il Palazzo imperiale, la villa imperiale di Katsura e il tempio zen Ginkaku-ji.

Tutto ciò non vi basta? Noi di Planet Cruise vi diamo 7 motivi per scegliere una crociera in Giappone con tappa a Kyoto!

Templi e santuari

La religione shintoista è la più antica del Giappone e prevede l’adorazione di presenze spirituali, dette kami. I luoghi di culto a loro dedicati sono i jinja, ovvero santuari shintoisti. Solamente Kyoto ne conta più di 400!

Il santuario di Fushimi Inari-taisha è il principale jinja dedicato al kami Inari – patrono degli affari – ed è situato a ben 233 metri sul livello del mare. Esso vanta migliaia di torii, il tradizionale portale d’accesso ai jinja: il passaggio sotto di essi è, infatti, considerato la prima forma di purificazione all’ingresso del santuario.

Se state invece pensando al profilo tipico di Kyoto, non potrete sicuramente andarvene senza aver visitato il tempio buddhista di To-ji. Fondato all’inizio del periodo Heian, alla fine dell’VIII secolo, è uno dei siti patrimonio dell’UNESCO più celebri di tutta la città.


Toji

Giardini

Kyoto offre la possibilità di visitare alcuni dei giardini giapponesi più affascinanti. Il tempio Ryoan-ji ospita il più famoso karesansui – “giardino secco” – del Giappone: quindici rocce, circondate di muschio, che galleggiano in un mare di piccoli ciottoli bianchi, per un’esperienza meditativa senza confini.

Il tempio Saiho-ji è invece noto per il suo giardino di muschio, conosciuto tra i locali come Koke-dera, che rende onore al budda Amitabha. La procedura per accedere a questo tempio è complessa e limitata: è quindi necessario inviare in anticipo una richiesta per poterlo visitare.

Musei

Il Museo Nazionale di Kyoto, conosciuto in precedenza come Museo Imperiale, è uno dei tre ex musei imperiali del Giappone, insieme a quelli di Tokyo e Nara. La sua apertura risale alla fine del XIX secolo, per la precisione al 1897; esponeva inizialmente i tesori privati di diversi templi e santuari, nonché oggetti donati dal Ministero della Casa Imperiale.

Esso vanta la più grande collezione di artefatti del periodo Heian e numerose altre opere d’arte asiatiche; tra questo spiccano il Senzui Byobu dell’XI secolo, un tipico paravento giapponese raffigurante un paesaggio, e il Gakizoshi, una pergamena che illustra dei Gaki, fantasmi di persone morte nel peccato dei propri vizi.

Un altro museo degno di attenzione è indubbiamente il Museo Internazionale di Manga, il primo museo giapponese interamente dedicato a questa incredibile forma d’arte. Aperto solo nel 2006, l’edificio è quello dell’ex scuola elementare Tatsuike; la sua ricca collezione conta oltre 300.000 articoli e circa un sesto di questi sono manga, che si possono consultare in specifiche aree adibite alla lettura presenti all’interno del museo.

Cerimonia del tè

La cerimonia del tè, profondamente radicata nella dottrina buddista zen, è una delle tradizioni più diffuse a Kyoto. Consiste nella preparazione cerimoniale e presentazione del tè matcha, una varietà di tè verde in polvere. Avrete la possibilità di assistere a questo rito spirituale e sociale, caratterizzato da movimenti lenti e graziosi, nelle numerose sale del tè diffuse in tutta la città.


Cerimonia del tè

Geisha

Contrariamente alla credenza popolare, la geisha non è assolutamente l’equivalente orientale di una prostituta; si tratta, al contrario, di un’intrattenitrice e artista giapponese, specializzata nelle arti della musica, della danza e del canto.

Le geisha si diffusero a Kyoto alla fine dell’VIII secolo, quando l’imperatore Kammu vi trasferì la capitale da Nara, e sono oggi conosciute come geiko, “figlia delle arti”, nel dialetto giapponese locale, il kyo-kotoba. Troverete ancora delle comunità di geisha nella città, in particolare nei quartieri di Gion e Pontocho.

Kimono

Conoscerete sicuramente il kimono, l’abito tradizionale giapponese, tuttora utilizzato in occasione di eventi particolari. Lo stile attuale, aperto davanti e chiuso sulla schiena da una fascia chiamata obi, si è diffuso durante il periodo Edo, quindi a partire dal XVII secolo.

Una volta a Kyoto, suggeriamo di recarvi presso il distretto di Nishijin, dove troverete diversi negozi che vendono o affittano kimono.

Calligrafia shodo

L’arte della calligrafia shodo utilizza pennelli e inchiostro per disegnare i caratteri kanji e hiragana. Originariamente nata in Cina, questa tecnica si diffuse a Kyoto durante il periodo Heian – tra l’VIII e il XII secolo – per poi sviluppare caratteristiche propriamente giapponesi. Rimane ancora oggi una parte importante della cultura giapponese e viene utilizzata per occasioni cerimoniali speciali.


Arte della scrittura